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Continuità

PROGETTO CONTINUITA’: iniziative legate alla LEGALITA’
21 MARZO 2021 – Giornata delle Vittime delle Mafie.

In linea con le iniziative di Continuità previste nel nostro Istituto per il raccordo tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, si è sentita la necessità, durante questo anno scolastico, di coinvolgere anche le classi quarte della scuola primaria.
L’occasione è offerta dalla Commemorazione, nella Giornata del 21 marzo, in ricordo delle vittime delle Mafie.
Le classi quarte dei quattro plessi di scuola primaria sono stata abbinate alle classi prime della scuola secondaria secondo.

 

IV A Simoncelli – I E Masina

 

IV B Simoncelli I D Masina

 

IV A Stern – II A Bartali

A ricordare e riveder le stelle  

La classe IV A del plesso Maria Stern, ha contribuito al ricordo delle vittime attraverso diverse attività e momenti di confronto. Inizialmente, hanno ascoltato la bellissima storia dell’audio- libro “La mafia spiegata ai bambini- L’invasione degli scarafaggi”. Dopo l’ascolto e il confronto, hanno realizzato un fiore e inserito nei petali i valori che possano guidarli nel percorso di crescita e affrontare i pericoli della comunicazione e del comportamento. Ogni alunno, ha ricordato poi, il nome di una vittima, realizzando una stella, che illumina il fiore, creando così un rapporto tra il cielo e la terra, tra passato e presente.

Per il progetto in continuità, la classe IV A ha incontrato la II A della scuola media Bartali. Gli alunni della scuola media hanno raccontato i libri letti sul tema ed è stato un interessante momento di confronto per tutti. 

Dall’incontro in modalità virtuale, gli alunni e le insegnanti, sperano di poter realizzare al più presto un incontro in presenza, per dare forza e consistenza alle riflessioni e al lavoro svolto.

A ricordare e riveder le stelle.

 

IV B Stern – I A Bartali

L’incontro fra la IV B con la docente Giannini e la I A con la prof.ssa Strano è stato strutturato in maniera tale da far intervenire prima i ragazzi della scuola secondaria che hanno parlato del significato della data  della giornata della memoria delle vittime della mafia, del sistema di corruzione mafioso, del Pizzo e della cerimonia d’iniziazione. Poi l’intervento della docente Giannini ha posto l’accento sulla differenza dei contenuti dei due stili di vita e del linguaggio che li caratterizza, quello dei magistrati come Falcone e Borsellino che esaltano i valori più nobili della vita e quello mafioso di Totò Rina che al contrario è di tipo minaccioso e malvagio. Infine sono intervenuti i bambini della primaria con domande e osservazioni. 

Una domanda particolarmente bella è stata quella di Samuele: “ Ma quindi la mafia è una malattia?”.

La risposta della Prof.ssa Strano è stata: “La mafia è una malattia che investe l’anima e che corrompe la legge interiore che stravolge quello che è giusto o sbagliato e impone altri principi”.

L’incontro si è concluso con questa domanda: “Chi può resistere al sistema mafioso?”  Le risposte sono state bellissime e numerose e hanno dimostrato che i ragazzi sono stati attenti e stimolati a pensare in maniera costruttiva e positiva e tra tutte la risposta più preziosa visto il nostro contesto scolastico è stata questa: “ Resiste chi ha studiato”.

 

IV A Garofalo – I B Bartali 

Alcune frasi su cui hanno riflettuto i piccoli alunni di Lea Garofalo guidati dalla maestra Formato “Simonetta pensava che il padre fosse un supereroe . Nella realtà anche i supereroi hanno dei figli e a volte non ce li hanno più. Non è giusto che Simonetta sia morta”. 

Per poi concludere con questa bella affermazione: Ricordiamo queste stelle che brilleranno per sempre. (Annalisa e Simonetta)

 

IV B Garofalo – I L Bartali

Con questo progetto la nostra scuola diventa una “SCUOLA SENZA FRATTURE”, questo è infatti il modo migliore per creare un ambiente sereno e di continuo scambio. I bambini della IV B della scuola primaria Garofalo, con la docente De Lucia, hanno particolarmente apprezzato il lavorare per un fine comune insieme  ai ragazzi della secondaria della I L del plesso Bartali, guidati dalla prof.ssa Mancinelli. Erano emozionatissimi in vista dell’incontro con i compagni di prima media. E’ encomiabile favorire e potenziare l’idea di vivere un’esperienza scolastica in cui i rapporti diventano sempre più saldi. Dalla domanda: “Perché parlare di mafia a scuola?” ne è scaturita un’interessante discussione e un significativo disegno.

 

IV A G.Paolo – I G Ungaretti

Gli alunni della IV A coadiuvati dalla docente Corradori hanno seguito attenti, curiosi e motivati gli interventi dei ragazzi della I G della scuola secondaria Ungaretti a loro volta guidati dalla Prof.ssa De Santis. I ragazzi sono stati coinvolti nel ripetere e commentare alcune frasi significative riportate dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni”.

Le frasi su cui si è riflettuto insieme sono state:

“A forza di accettare l’ingiustizia, le prepotenze e i soprusi, non vedrai più l’ingiustizia.”

“Quando la pianta è ancora piccola è più facile raddrizzarla. Più cresce storta più sarà difficile farlo dopo. Anche da piccoli si può combattere il mostro, la mafia.”

“Il passato non deve essere dimenticato. Come diceva Falcone ” Gli uomini passano, ma le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini….”

“Dietro al silenzio di tante persone, dietro al terrore e alla paura di molti, c’è la determinazione e l’impegno di tanti altri… rimanendo uniti, perchè ognuno da solo non può fare niente ma insieme possiamo cambiare il mondo!”

Conclude l’intervento un alunno della I G con una riflessione molto interessante: “È meglio far parlare la voce interiore che stare zitti.”